martedì, dicembre 13, 2005
22 minuti

22 minuti

Questo è stato il tempo concesso al condannato a morte giustiziato questa mattina, alle 09.37 negli Stati Uniti d’America.
Non voglio iniziare a fare nessun tipo di dietrologia, ne tantomeno stare qui a disquisire sulla giustezza o meno della pena capitale (magari darò un mio parere alla fine).
A quest’uomo è stata somministrata una iniezione letale alle ore 09.37
UN UOMO ha infilato una siringa con del veleno dentro una vena di un altro uomo.
Durante quegli interminabili 22 minuti cosa avrà pensato il condannato?

Ai suoi cari
A quello che ha fatto
A quello che non ha fatto
Ai figli che ha avuto
Ai figli che non potrà mai avere
Alla sua casa
A quello che pensano gli altri
Alla sua vita
Alla sua morte

Io non riesco a immaginare quei 22 minuti. Mi sento male solo a pensarci per un secondo.

Ora veniamo al mio parere.
Secondo me nessun uomo può e deve avere l’arbitrio di uccidere nessun altro uomo.
Detto questo mi fermo (come dicevo prima non voglio fare discorsi banali) però permettetemi un’eccezione…
A volte quando sento parlare di pedofilia e di tutto quello che l’uomo è capace di fare anche a bambini in tenerissima età, lì si che mi balena in testa l’idea della pena di morte.
Ma forse è un pensiero dettato solo dalla rabbia e non dalla razionalità.

Addio Tookie…
 
posted by Marco at 13:34 | Permalink |


1 Comments:


At 8:28 PM, Anonymous Anonimo

Il diritto alla vita è sicuramente il primo fra i diritti inalienabili dell'essere umano. Una vita che muore non è soltanto un corpo che non esiste più, ma è soprattutto una storia, un mondo di emozioni, di sogni, di ricordi e di speranze. E allora mi chiedo chi è l'uomo per arrogarsi il "diritto" di porre fine alla storia di un altro uomo? E' necessario ricorrere alla pena di morte per punire un reato, anche se si tratta di un reato di grave entità? Per quanto mi riguarda non sono d'accordo con la pena di morte perchè lede i principi etici di ogni popolo democratico e anche se Tookie è stato condannato a morte per l'omicidio di 4 persone, non posso non provare pietà per lui, per i suoi ultimi 22 minuti. E anche io mi sono chiesta cosa abbia pensato quest'uomo al cospetto di una morte annunciata così tragica...spero cmq che fra tutti i suoi pensieri ce ne sia stato uno anche per quelle 4 vite.
Certo però è strano che un paese come l'America, così democraticamente civile da inglobare diverse razze e diverse culture, ricorra ancora oggi ad un ordinamento giuridico arcaico e allora mi chiedo...se non si tiene conto del diritto alla vita, cosa significa oggi essere un popolo democratico?