mercoledì, settembre 20, 2006
L’amicizia

Il vostro amico è il vostro bisogno corrisposto.
E’ il campo che seminate e mietete rendendo grazie. E’ la vostra mensa e il vostro focolare. Perché a lui giungete affamati e in cerca di pace.
Quando l’amico vi dice quel che pensa, non abbiate timore di dire il no, o il si, che sono nella vostra mente.
E quand’è silenzioso, il vostro cuore non cessi di ascoltare il suo cuore;
Giacché nell’amicizia, senza parlare, tutti i pensieri e desideri e aspettative nascono e vengono condivisi con gioia non acclamata.
Quando lasciate l’amico, non rattristatevi;
Perché ciò che di più amate in lui può sembrare più chiaro durante la sua assenza,
come la montagna allo scalatore appare più nitida dal piano.
E fate che nell’amicizia non vi sia altro fine, se non l’approfondimento dello spirito.
Poiché l’amore che cerca una qualunque cosa che non sia la rivelazione del proprio mistero non è amore, ma una rete gettata in avanti: e si piglia solo ciò che è senza profitto.
E che il meglio di voi sia per il vostro amico. S’egli deve conoscere il riflusso della vostra marea, fate che conosca pure il flusso.
Poiché che amico è mai il vostro che lo dobbiate cercare nelle ore d’ammazzare?
Cercatelo sempre nelle ore da vivere. Giacché è il suo bisogno a colmare il vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E nella dolcezza dell’amicizia fate che vi siano piaceri condivisi.
Perché è nella rugiada delle piccole cose che il cuore trova il suo mattino e si ristora.


(tratto da Il Profeta K. Gibran)
 
posted by Marco at 17:18 | Permalink | 7 comments
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stasera ho riscoperto quanto è bello fare una chiaccherata con un AMICO.

Grazie fratè

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posted by Marco at 01:42 | Permalink | 6 comments
domenica, settembre 17, 2006


COSE


Andare in fondo alle cose è cercare di capire ciò che di solito la mente mette da parte e che il nostro io più profondo tende ad accantonare... Perchè perdersi di fronte alle cose che saltano all'occhio, perchè tentare invano di dare una spiegazione a qualcosa senza che la nostra mente abbia fatto il suo lavoro di giudice ultimo, a cui non si può contestare nessuna decisione?
Le cose dovrebbero essere viste con gli occhi di un bambino, gli occhi che non vedono con malizia, gli occhi di chi ancora è puro e che non può emettere giudizi sbagliati (perchè ancora si è troppo trasparenti per dare giudizi "sbagliati", "sbagliato è un concetto che ci creiamo quando cresciamo, un concetto che ci viene quasi imposto).
Oppure dovrebbero essere viste con gi occhi di chi va in fondo, di chi non si ferma alle apparenze, di chi non giudica a prima vista senza conoscere fatti e misfatti di una persona o di una cosa...
La natura effimera (per definizione) delle cose, le rende deboli....
anche la nostra natura è effimera, ma a differenza della cose noi siamo dotati di una cosa che si chiama coscienza e che ci dovrebbe servire a capire cosa è giusto o sbagliato, a prescindere da quello che tentano di inculcarci quando andiamo a scuola o quando parliamo col nostro capo o quando parliamo coi nostri genitori..
Ecco che per esempio una persona che ti conosce poco o niente ti fa un commento o ti emette un giudizio su qualcosa che a te sta veramente a cuore...
e tu pensi "ma che ***** ne sa questo/a di questa cosa??
No, non mi è successo utimamente.. è una cosa che vedo sempre più spesso da più parti.. la tv, i giornali, internet, i luoghi di discussione... tutti sembrano padroni di tutti gli argomenti. Sport, Attualità, Cronaca.
Se tutti riuscissimo a essere più "pensanti", se tutti riuscissimo a gestire meglio quel meraviglioso strumento che è la nostra coscienza, forse vivremmo in un mondo più pulito e ttasparente, forse vivremmo in un mondo pieno di bambini adulti che ti fanno un sorriso senza che ce ne sia bisogno, o che magari ti mandano affanculo perchè hai gettato un sacchetto di pattume dalla macchina. E se vivessimo in un mondo così, il "fanculizzato" dovrebbe scendere dalla macchina, fare un sorriso, chiedere scusa e ringraziare per essere stato mandato affanculo.

Senza che la cosa lo meravigli più di tanto.
 
posted by Marco at 20:25 | Permalink | 26 comments
lunedì, settembre 11, 2006
Bene, bene, bene....
che dire, il lavoro è ricominciato a piano regime (dopo un paio di settimane di finta ripresa), e la routine inizia pesantemente a bussare alla porta.
Beh, devo dire che non se n'è andata tanto lontana da me, la routine anche in estate.. ma è pur sempre estate!!!
Che altro vi posso dire... la mia casa ha fatto un altro passettino in avanti, ma come si dice "Rome wasn't built in a day!". Hanno finito di mettere il parquet in tutta la casa e questa era la cosa che mi premeva di più che fosse finita... adesso c'è il via libera all'acquisto di divano e letto/comodini/comò.
Infatti Sabato conto di andare in giro per definire qualcosa riguardo questi acquisti (che non so come pagherò, ma questo non è un problema!!!)
Poi c'è un'altra cosa che vorrei dirvi... però prego i miei amici più cari di non prendersela, so che è una cosa che li potrebbe ferire!!!
Forse stasera mi recherò in un posto che ai più potrebbe sembrare un posto dedito al peccato più estremo.. ma mi ci hanno invitato!!! sapete quei posti dove solitamente non si va, quei posti in cui i bambini, quando passano coi genitori chiedono "papà, mamma, cos'è quel posto " e i genitori, mettendo le mani davanti ai loro occhi rispondono "niente tesoro, non ti preoccupare, fai finta di non avere visto"...
Azz non so proprio come dirlo....

vediamo se indovinate voi!!!!
 
posted by Marco at 19:27 | Permalink | 18 comments