giovedì, febbraio 09, 2006
NO NO e no!!!!
Perché NO alla TAV???
Perché NO al ponte sullo stretto?
Perché NO?

Partendo da queste semplici domande, faccio una riflessione:
Cosa c’è dentro il cervello dell’uomo che lo fa essere così refrattario a tutto quello che
è innovazione, progresso…
Siamo buoni solo a vedere il progresso sui telefonini, sulle macchine, sui decoder,
sui lettori di musica portatili…
Poi appena sentiamo “TAV” magicamente ci viene una specie di allergia e diciamo
quasi automaticamente : maaah.. secondo me la TAV è una stronzata, ci sono cose
più importanti prima, etc…
Perché?
Forse perché ci lasciamo pilotare da quello che dicono i giornali? Siamo un po
politicizzati? L’opposizione dice “no” e noi diciamo no?
Attenzione, per opposizione intendo non quella dell’attuale governo, intendo
l’opposizione in genere…
Io quando non sono ferrato sull’argomento preferisco stare zitto!!!
Che c’ha la TAV che non va? Quale grave dissesto geografico/ambientalistico
può portare? Un pirtuso in mezzo alle montagne che potrebbe velocizzare i
collegamenti in una zona così critica….
Il ponte? Si è vero… prima bisognerebbe sistemare le autostrade ma….
Sticazzi! Intanto iniziamolo a fare… è un’opera grande e unica nel suo genere.
Ci potrebbe dare visibilità e un po di prestigio in europa e nel mondo.
Invece no.

NON SI FA

 
posted by Marco at 18:47 | Permalink |


6 Comments:


At 12:35 AM, Blogger Giuseppe Scaletta

Amico, c'hai proprio ragione! Mi spiace per chi perderà il posto di lavoro (ma lo perderà? piuttosto è bene aiutare ad inserire tali persalità lavorative in nuovi contesti) ma il ponte si DEVE fare! Pensa se i giapponesi si fossero fermati dinanzi alle loro opere architettoniche, come ad esempio le città galleggianti... E il Colosso di Rodi? Come mai non pensarono che avrebbe deturpato l'ambiente? Ma stiamo scherzando? Parliamo dell'opportunità di liberare l'Isola dalla schiavitù dell'isolamento!! Pochi minuti per raggiungere la Calabria, e poi anche la Capitale sembrerà più vicina. Qualcuno non è d'accordo?

 

At 9:06 AM, Anonymous Anonimo

Mmmh... Non penso faccia piacere a nessuno organizzare presidi anche di notte a nonsoquantigradisottozero.
Bisognerebbe ascoltare le loro motivizioni anziche andare di manganello.
Poi ogni caso è a se.
Mai sentito parlare della sindrome collettiva NIMBY (not in my backyard)?

 

At 12:45 PM, Blogger Marco

ma io infatti non parlo di quelli che hanno la casa vicino a dove dovrà sorgere il pilone largo 300 metri quadrati. Anche io farei i sit-in per lamentarmi!
io parlo dei politici, dei mass media... perchè questo ostruzionismo?

 

At 3:50 PM, Anonymous Anonimo

Da brava "contestatrice politica" quale sono anche stavolta voglio dire la mia! Con ordine...cominciamo dalla TAV.
Alcuni gruppi politici No-TAV paventano discorsi di tipo ambientalistico (pare che lo scavo del "pittuso" disperderebbe nell'aria delle sostanze cancerogene dovuto all'uranio delle rocce) e di tipo economico (perchè il progetto costerebbe circa 20 miliardi delle vecchie lire). E tutta questa opposizione perchè? Ma ovviamente per salvaguardare gli interessi dei cittadini contrari al progetto, dicono i politici! Sè, benvenuti nel paese delle meraviglie! Non farebbero prima a dire che la loro esclusione dal progetto gli sta facendo rosicare il fegato e quindi se non mangiano loro, non devono mangiare nemmeno gli altri?!
Da non sottovalutare neanche il fatto che molti cittadini sono appunto contrari e quindi quale migliore occasione per i politici, per acquistare consenso (politico ovviamente) presso la collettività, facendosi carico dei loro pareri? (Questo discorso vale anche per il ponte).
Ora, parliamoci chiaro...è vero che ci sarà una certa dispersione di sostanze cancerogene, ma è anche vero che tali sostanze (per non parlare dei gas tossici) sono già presenti, e in misura maggiore, nella zona interessata, a causa del traffico su strada dei 15.000 tir che trasportano merci oltre i confini dell'Italia. A conti fatti è meglio scegliere il male minore no? E poi la ferrovia ad alta velocità è sicuramente il mezzo più efficace e più economico (con quello che costa il petrolio!) per trasportare tonnellate di merci...quindi i politici contrari non dovrebbero andare nelle trasmissioni tv a lamentarsi che la competivività dell'Italia, nel quadro del commercio mondiale, risulta sempre più bassa col passare degli anni. Cominciassero invece a pensare al modo in cui queste merci possono essere sdoganate con più facilità!
Il ponte sullo Stretto, anche in questo caso i discorsi sono di natura economica e ambientalistica.
In quest'ultimo caso addirittura si dice che "la flora e la fauna marina ne risentirebbero", "che il ponte non sarebbe sicuro perchè la zona è altamente sismica"!
Addirittura un gruppo di studiosi ha detto che l'attività tellurica è molto elevata e dagli effetti incontrollabili! :-o
Insomma vi rendete conto che tutte le proteste avanzate possono essere ricondotte ad uno stupido (e ahimè eterno) conflitto di interessi tra le parti?!
Io sono a favore del ponte, anzi non vedo l'ora di transitarci con la mia lambretta :-D

Marco, bello questo post...mi hai invitato a nozze, lo sai ;-)
Bacino

 

At 6:46 PM, Anonymous Anonimo

Ma per creare il percorso della TAV dovranno intervenire proprio su quelle rocce contenenti materiale cancerogeno. D'accordo sul fatto che il passaggio dei tir già in qualche modo provochi dei problemi; ma le micro-particelle di roccia che si disperderanno in aria, per quello che ne so, causeranno dei seri problemi di salute alle persone...

 

At 12:03 AM, Anonymous Anonimo

Purtroppo, cara Francesca, ogni medaglia presenta due facce e una delle due è quasi sempre negativa.
Quindi se da un lato lo scavo del traforo consentirà il trasporto dei tir con a bordo tonnellate di merci da immettere sui mercati transnazionali, dall'altro si avranno delle ripercussioni sull'ambiente e sulla salute dei Valsusini, ma non è detto...perchè pare che dalle analisi finora effettuate su alcuni strati del territorio si ha la certezza della presenza dell'amianto (anch'esso dannoso), mentre si parla dell'uranio in forma di ipotesi, perchè alcuni tipi di roccia lo contengono.
Ora, al di là del conflitto di interessi, al di là del consenso politico che questa situazione produrrà, al di là delle diatribe sulla metodologia da attuare, al di là di tutto si dovrà veramente fare riferimento, a livello operativo, al concetto di "sviluppo sostenibile", per attuare uno sviluppo socio-economico nel rispetto dell'ambiente e della salute pubblica. Quindi la soluzione sarebbe quella di trovare un'alternativa al traforo italo-francese, che ahimè non c'è!
O forse si potrebbe proporre lo sfollamento della valle e dirottare gli abitanti in altre zone, magari con l'ausilio di una politica fiscale meno aspra che favorisca gli abitanti sugli affitti e quant'altro, per ripagarli in qualche modo della perdita delle proprie origini territoriali.
Io, forse egoisticamente, sono pro-TAV perchè l'Italia sta veramente diventando il fanalino di coda dei Paesi industrializzati specialmente da quando la Cina ha invaso tutti i mercati. Un dissesto economico per l'Italia produrrebbe delle conseguenze gravissime su tutti i settori della vita...ne risentirebbe innanzitutto il bilancio statale (che già presenta da diversi anni cenni di cedimento) e con esso tutti i finanziamenti per le varie politiche pubbliche, da quelle sull'istruzione, sulla sanità, etc etc.